Conclusa la ricognizione straordinaria del patrimonio della Città Metropolitana di Napoli.
L’attività in sintesi: ricerca storica presso il Catasto e la Conservatoria R.I.I., censimento e valutazione delle proprietà immobiliari (fabbricati, terreni e infrastrutture), censimento contabile dei beni mobili (senza etichettatura fisica).
LE COMPLESSITA' RISCONTRATE
- Organizzazione e pianificazione delle attività (presenza di solo materiale cartaceo, vecchie scritture inventariali poco utilizzabili come base storica di partenza, situazione interna degli uffici molto compartimentata, patrimonio immobiliare molto importante e sparpagliato su quasi tutti i 94 comuni della CM (isole comprese);
- Situazione catastale del patrimonio immobiliare molto critica (proprietà non volturate, frazionamenti non perfezionati, fabbricati non accatastati, espropri non completati o impugnati in attesa di sentenza, presenza di contenziosi);
- Manutenzioni su beni di terzi (la CM utilizza in comodato anche edifici scolastici di proprietà dei comuni ricadenti nel suo territorio e tali interventi non sono sempre collegabili al corretto immobile di riferimento (di proprietà o di terzi) – Anno 2023 circa 85 milioni spesi per manutenzioni e acquisti di beni mobili
LE RISULTANZE DELL'ATTIVITA'
- 94 comuni coinvolti rientranti nel perimetro della Città Metropolitana;
- 1400 atti notarili visionati suddivisi su 3 uffici (Napoli 1, Napoli 2 e Caserta/Santa Maria Capua Vetere)
- 2600 terreni censiti e valorizzati;
- 230 fabbricati censiti e valorizzati;
- 55.000 beni mobili inseriti da fattura di acquisto;
- 1 miliardo e 200 milioni lo stato patrimoniale al 31/12/2023;
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